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Diplomatico



15-02-1327 - RECUPERATE (pergamena)

Datazione (rilevata): 15 Febbraio 1327

Misure: 445 x 825 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 359

01. Atto

Datazione (rilevata): 15 Febbraio 1327

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Ciomeo del fu ser Gadduccio di Genovese, della contrada della Fratta, vende a Giovanni del fu Bartolomeo Ronghi un terreno vuoto, ossia corte (curia) chiuso e murato, con pergola, con una solita seu cellarium e una casetta di legname, in contrada dei Ss.Simone e Giuda, sull'angolo dove si va verso la Fratta, per œ 61 di buoni denari lucchesi, pagati in 20 fiorini d'oro. Consente alla vendita monna Taddea, vedova di ser Gadduccio e madre di Ciomeo, figlia del fu ser Tomeo Migliori, col mondualdo del fratello Ciomeo detto Lavato, che si trova a PIsa in quanto sbandito, rappresentato dal suo procuratore Orsuccio di Bartolomeo Petri. " Luce" in casa del venditore, Testimone ser Gregorio Orlandi e ser Vermiglio Dardagnini / Lucca, nella casa dei venditori; ?, nella casa di Contuccio del fu Giovannuccoro del fu Guccio Ronghi

Persone:
rogante: Rustichello di Pontadore (signum: 1)
testimone: o del fu Giovannuccoro del fu Guccio Ronghi
testimone: frate Filippo Guinigi dei frati Minori
testimone: Morlano Lunardi
testimone: Coluccio del fu Giorno Uguccioni cittadini lucchesi

Regesto:
ser Rustichello di Pontadore Ciomeo del fu ser Gadduccio di Genovese, della contrada della Fratta, vende a Giovanni del fu Bartolomeo Ronghi un terreno vuoto, ossia corte (curia) chiuso e murato, con pergola, con una solita seu cellarium e una casetta di legname, in contrada dei Ss. Simone e Guda, sull'angolo dove si va verso la Fratta, per £ 61 di buoni denari lucchesi, pagati in 20 fiorini d'oro. Consente alla vendita monna Taddea, vedova di ser Gadduccio e madre di Ciomeo, figlia del fu ser Tomeo Migliori, col mondualdo del fratello Ciomeo detto Lavato, che si trova a PIsa in quanto sbandito, rappresentato dal suo procuratore Orsuccio di Bartolomeo Petri. "Actum Luce" in casa del venditore, testimoni ser Gregorio Orlandi e ser Vermiglio Dardagnini.
1328 lug. 4 Testamento di Giovanni del fu Bartolomeo Ronghi, col quale assegna al figlio Ciomeo la casetta di legname con pergola davanti in cui abita, e la sua casa murata e solariata agli altri figli Cecio, Nicoluccio, Gregorio, Lippo e Simone. Incarica Lazzaro Guinigi e ser Bonaccorso Bettori di valutare eventuali rimborsi compensativi.
"Actum" in casa di Contuccio del fu Giovannuccoro del fu Guccio Ronghi, testimoni frate Filippo Guinigi dei frati minori, Morlano Lunardi, Coluccio del fu Giorno Uguccioni cittadini lucchesi.
1331 ago. 17 Giovanni del fu Bartolomeo Ronghi codicilla al proprio testamento, alla presenza di prete Chiaro rettore di SS. Simone e Giuda frate Filippo Bettori, Vanni del fu Iacopo Berulli, Contuccio del fu Guccio Ronghi, e stabilisce che come "restaurum" suo figlio Ciomeo sborsi ai fratelli £ 100, che questi si divideranno fra loro.
Proveniente da Notari (p. I) 407/III.


Aggiornamenti:
2000-02-03, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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