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Albero



01-12-1263 - RECUPERATE (pergamena)

Datazione (rilevata): 1 Dicembre 1263

Misure: 430 x 530 mm
Materiale: pergamena
Stato: medie lacune
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 0

01. Atto

Datazione (rilevata): 1 Dicembre 1263

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: 1263 dic. 1 Malaspina, detto Spina, del fu "dominus" Iacopo Inghizi, a nome proprio e di Arrigo e Bendino suoi figli, investe di tre appezzamenti di terreno in Matraia, l. d. ad Bigotto, Viviano del fu Batone da Matraia e suo figlio Iacopo, nonch‚ Domenico e Grazia, altri figli di Viviano, per la rendita di libbre 16 1/2 annue d'olio, un carro ossia staia 48 di vino, col patto di notificare a Spina stesso o a chi per lui con un giorno d'anticipo la data stabilita per "calcare uvas", e col patto di pagare una libbra d'olio in più o uno staio di vino in più per ogni libbra o staio non pagati a tempo debito. " Luce", Testimone Nardo del fu Riccomanno degli avvocati, ser Ugolino del fu Guglielmo Rambocti / Lucca; ibidem

Persone:
rogante: Filippo di Iacopo Spiafami

Regesto:
ser Filippo di Iacopo Spiafami 1263 dic. 1 Malaspina, detto Spina, del fu "dominus" Iacopo Inghizi, a nome proprio e di Arrigo e Bendino suoi figli, investe di tre appezzamenti di terreno in Matraia, luogo detto ad bigotto, Viviano del fu Batone da Matraia e suo figlio Iacopo, nonchè Domenico e Grazia, altri figli di Viviano, per la rendita di libbre 16 1/2 annue d'olio, un carro ossia staia 48 di vino, col patto di notificare a Spina stesso o a chi per lui con un giorno d'anticipo la data stabilita per " calcare uvas", e col patto di pagare una libbra d'olio in più o uno staio di vino in più per ogni libbra o staio non pagati a tempo debito. "Actum Luce", testimoni Nardo del fu Riccomanno degli avvocati, ser Ugolino del fu Guglielmo Rambocti.
Stessa data.
Viviano e Puccioro (Iacopo) suo figlio, nonchè tali Bonagiunta e Picchio, si impegnano a far ratificare tale locazione da Domenico e Grazia, minori.
1269 dic. 27.
Puccioro suddetto rinunzia ad Arrigo del fu "dominus" Iacopo Inghizi, al quale ne era pervenuta la proprietà, l'allogagione del secondo dei detti tre appezzamenti.
"Actum Luce", testimoni Albertino del fu Anselmino pellicciaio, e Bonagiunta del fu Boninsegna, pellicciaio di Fratta.
Proveniente da Curia del Fondaco 835.


Aggiornamenti:
2000-01-03, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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