Datazione (rilevata):
28 Giugno 1558
01. Atto
Datazione (rilevata):
28 Giugno 1558
Persone:
rogante: Claudio Merchant (signum: 1)
testimone: i in "aulmosne general"
testimone: lega a Francesco Massoni
testimone: uno dei suoi fratelli
testimone: una casa in Lucca in parrocchia di S.Frediano
testimone: che dovrà passare di maschio in maschio della linea di Francesco senza mai essere alienata; lascia inoltre a Francesco la somma di venti scudi
testimone: che questi gli doveva; lascia ad un altro dei suoi fratelli
testimone: Michele Massoni
testimone: una vigna in Matraia ("Maltraye") ed un terreno detto il "il campo di Tempagnano"; lascia a Luigi suo nipote
testimone: figlio del defunto Gaspare Massoni
testimone: due campi a Lammari ("Lamary"); dopo il lascito di una torcia alla Cappella di S. Croce di Lucca
testimone: lascia cinque soldi tornesi a chiunque rivendicherà qualcosa; eredi universali i detti Michele
testimone: Francesco e Luigi di Gaspare
testimone: nella ragione della metà dei contanti e dei crediti a Michele
testimone: l'altra agli altri due; esecutori testamentari saranno Giovanni Battista Sinibaldi ("Synibardi") e Bernardino Tucci ("Tuchi")
testimone: mercanti lucchesi residenti a Lione
testimone: Matteo Barsotti ("Balsoty")
testimone: gli esecutori suddetti
testimone: Cristoforo Magnyn de Saint Roman
testimone: Andrea Bernardin
testimone: Pierre Guilloy de Chamb‚ry
testimone: Felice Imbert e Luigi Saminiati
testimone: chierico
Regesto:
notaio Claudio Merchant.
Testamento di Giuseppe Massoni, cittadino e mercante lucchese, con il quale dopo aver lasciato cento lire tornesi in "aulmosne general", lega a Francesco Massoni, uno dei suoi fratelli, una casa in Lucca in parrocchia di S. Frediano, che dovrà passare di maschio in maschio della linea di Francesco senza mai essere alienata; lascia inoltre a Francesco la somma di venti scudi, che questi gli doveva; lascia ad un altro dei suoi fratelli, Michele Massoni, una vigna in Matraia ("Maltraye") ed un terreno detto il "il campo di Tempagnano"; lascia a Luigi suo nipote, figlio del defunto Gaspare Massoni, due campi a Lammari ("Lamary"); dopo il lascito di una torcia alla Cappella di S. Croce di Lucca, lascia cinque soldi tornesi a chiunque rivendicherà qualcosa; eredi universali i detti Michele, Francesco e Luigi di Gaspare, nella riunione della metà dei contanti e dei crediti a Michele, l'altra agli altri due; esecutori testamentari saranno Giovanni Battista Sinibaldi ("Synibardi") e Bernardino Tucci ("Tuchi"), mercanti lucchesi residenti a Lione, testimoni Matteo Barsotti ("Balsoty"), gli esecutori suddetti, Cristoforo Magnyn de Saint Roman, Andrea Bernardin, Pierre Guilloy de Chambery, Felice Imbert e Luigi Saminiati, chierico.
Aggiornamenti:
2001-09-05, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
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