Datazione (rilevata):
5 Settembre 1226
01. Atto
Datazione (rilevata):
5 Settembre 1226
Persone:
rogante: Iacopo notaio dell'Aula Imperiale (signum: 1)
Regesto:
Iacopo notaio dell'aula Imp.
B. ab. di S. Ponziano B. priore di S. Donato maestro B. canonico di S. Frediano ricevono mandato dal Papa Onorio di prendere cognizione di una controversia vertente fra il monastero di S. Salvatore e di Fucecchio e i nobili uomini Conte Alberto di Pontormo e suoi figli della diocesi di Firenze sopra alcune possessioni e cose appartenenti allo stesso monastero, la quale lite essendo stata portata per due autorità innanzi all'Arciprete e priore di S. Michele di Lucca, essi giudici avevano confermato nel possesso delle cose richieste il monastero in contumacia della parte avversa; ma i detti nobili avendolo espulso violentemente dal possesso l'avevano ritenuto per un biennio e più, perciò gli incarica di rimettere e difendere il possesso di dette case l'abate. In seguito di che i detti giudici delegati fecero citare Tagliaferro figlio del quondam Alberto Conte, e in sua contumacia vennero in possesso Simone sindico del monstero dei beni e cose richiesti e di più fecero denunziare a detto Tagliaferro la scomunica dal di 8 agosto fino alla natività di S. Maria prossimo esso Tagliaferro e sua famiglia non avessero rilasciato detti beni e casa, che sono tutto ciò che essi posseggono in Pontormo e suoi confini, o se avessero recuperato il monastero in tale possesso.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
Immagini: