Home page » Diplomatico » Miscellanee » 1051 - 1100 » 04-08-1099 - MISCELLANEE

Diplomatico



04-08-1099 - MISCELLANEE (pergamena)

Datazione (rilevata): 4 Agosto 1099

Misure: 197 x 592 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 17

01. Atto

Datazione (rilevata): 4 Agosto 1099

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Ugo e Raginerio e Loterio germani, conti, figli del fu Ughiccione conte, col consenso di Bulgarino loro germano, vendono ad Anselmo abate del monastero di San Salvatore presso il fiume Arno in Ficeclo quindici moggi di terra con selva sopra di s‚ che si chiama Iscleta e ne ricevono il prezzo in una crosna/ Pallio/ per lire trentacinque di denari lucchesi. in claustro monast. S. Pauli quod est edificatum iuxta flumen Arni non longe a civit. Pisa / Pisa, nel chiostro del monastero di S. Paolo, vicino al fiume Arno

Persone:
rogante: Giovanni notaio (signum: 1)
testimone: Signum Alberto fu Gerardo
testimone: . Segue una dichiarazione in cui dicesi che se i detti venditori o loro eredi dopo che sarà stata raccolta la biada su detta terra in qu

Regesto:
Giovanno notaio Ugo e Raginerio, Giovanni germani Conti e figli del fu Ilghiccione conte col consenso di Bulgarino loro germano vendono ad Anselmo Ab del monastero di San Salvatore presso il fiume arno in Ficleco quindici moggi di terra con selva sopra di sè che si chiama Iscleta e ne ricevono i prezzo in una crosna/ Pallio/ per libre trentacinque di denari Lucchesi. Act. in Clausro monast. S.
Pauli quid est edificat iux armium non longe a civit. Pisa.
signum Ugone Rainiero e Giovanni Conti venditori.
signum Bulgarino germano consensiente.
signum Draconcino fu Alberto.
signum Rainerio da Vignole fu Raineri.
signum Petro e Rodulfo fu Griffo.
signum Rainaldo fu Massimo.
signum Alberto fu Gerardo. TestimoniSegue una dichiarazione in cui dicesi Se i detti venditori o loro eredi dopo che sarà stata raccolta la biada su detta terra in qualunque tempo pagheranno a detto Anselmo abate o suoi successori quattrocento soldi d'argento di denari buoni d'argento e più gli restituiranno il Testavangeluim e il turrabolo che detto abate loro presta, e finchè non restituiranno il detto testavangelo etc e pagheranno i detto etc, debba il detto monastero possedere i detti moggi di terra.


Aggiornamenti:
1999-06-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
Edit-icon


Unit_id: D[01]D[01]D[001]D[47]U[02]C[00000399]

« indietro