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Diplomatico



29-01-1305 - MAZZAROSA CITTADELLA (DONO) (pergamena)

Datazione (rilevata): 29 Gennaio 1305

Misure: 300 x 900 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 0

01. Atto

Datazione (rilevata): 29 Gennaio 1305

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Essendovi liti e questioni tra Guiduccio quondam domini Puccii Bonguidi da una parte e Cacciaguerra Gualfsedi e Bindo Galganetti per una somma di danaro che detti Cacciaguerra e Bindo devono avere dall'eredità di detto quondam domini Puccii, vennero dette parti in concordia che i detti Bindo e Cacciaguerra per lire 200 di denari lucchesi piccoli, che devono avere, possano farsi assegnare in insoluto a nome di pagamento di detta somma la quarta parte della casa dei figliuoli Pesamosche posta in contrada di S. Giusto dopo la torre detta dei figliuoli Pesamosche dietro la torre dei figliuoli Rossillionis, assicurando il detto Guiduccio che non si opporrà al detto insoluto e che rinunzia al Capitolo delle Curie che parla delle pene "juste promissis". " Luce" in casa del notaro, Testimone Naddo quondam Bonostis Vallecchie e Giovanni notaio quondam Foresis Beccafave / Lucca, nella casa del notaio rogante

Persone:
rogante: Fava di Forese Beccafave, notaio (signum: 1)

Regesto:
Fava Foresis Beccafave notaio Essendovi liti e questioni tra Guiduccio quondam domini Puccii Bonguidi da una parte e Cacciaguerra Gualfsedi e Bindo Galganetti per una somma di danaro che detti Cacciaguerra e Bindo devono avere dall'eredità di detto quondam domini Puccii, vennero dette parti in concordia che i detti Bindo e Cacciaguerra per lire 200 di denari lucchesi piccoli, che devono avere, possano farsi assegnare in insoluto a nome di pagamento di detta somma la quarta parte della casa dei figliuoliPesamosche posta in contrada di S. Giusto dopo la torre detta dei figliuoli Pesamosche dietro la torre dei figliuoli Rossillionis, assicurando il detto Guiduccio che non si opporrà al detto insoluto e che rinunzia al Capitolo delle Curie che parla delle pene "juste promissis" "Actum Luce" in casa del notaio.
Testimoni: Naddo quondam Bonostis Vallecchie e Giovanni notaio quondam Foresis Beccafave.
Segue un atto di deganeo o discambio in data 5 luglio 1305 che si riferisce alla suddetta transazione.


Aggiornamenti:
2000-03-05, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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