Datazione (rilevata):
14 Aprile 1261
01. Atto
Datazione (rilevata):
14 Aprile 1261
Persone:
rogante: Bonagiunta notaio
esemplante: Bonagiunta di Giovanni, giudice e notaio dell'Aula Imperiale (signum: 2)
testimone: Lo stesso giorno alla presenza di Bonaventura Cacciori e di Nero nunzio denunziò la suddetta donazione ai Consoli della curia dei Foretani; quindi sempre alla presenza di la denunziò a don Bonagiunta di Poggio
testimone: ai Consoli Treguani
testimone: a Soffreduccio Bocci visconti del Comune di Lucca
testimone: alla curia di S. Cristofano
testimone: in Lucca nel cantone di Lischia e a don Guiscardo Potestà di Lucca
Regesto:
Bonagiunta Giovanni giudice e notaio dell'Aula Impe. trasse dal Rogito di Bonajunta notaio Donna Matilda quondam Giovanni Cacaleserpi e relitta del quondam Bartolomeo Nobili col consenso etc. dona "inter vivos" a donna Emma sua sorella relitta del quondam Arrigo Ricci tutti i suoi beni mobili e immobili che gli competono per eredità del quondam Rainerio Cacaleserpi suo germano, riservando però a se' sopra i detti beni fino alla somma di £100 di buoni denari lucchesi piccoli. Per questa donazione riceve per merito da donna Emma un anello d'oro.
Fatto in Lucca in casa di Fecii Inbeccati, presenti Gilio figlio di Guido Bartolomei e Lamberto quondam Bonagiunta Fragoleta e Tanaredo Pepi.
Il 16 aprile dello stesso anno presenti Forteguerra Melanensi e Paganello Ruggeroni, Bonajuto notaio denunzia la suddetta donazione ai consoli delle querimonie.
Lo stesso giorno alla presenza di Bonaventura Cacciori e di Nero Nunzio denunziò la suddetta donazione ai consoli della curia dei Foretani; quindi sempre alla presenza di testimoni la denunziò a Don Bonagiunta di Poggio, ai consoli Treguani a Soffreduccio Bocci visconti del Comune di Lucca, alla curia di S. Cristofano, in Lucca nel cantone di Liscitia e a Don Guiscardo Potestà di Lucca.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
Immagini: