Datazione (rilevata):
22 Febbraio 1256
01. Atto
Datazione (rilevata):
22 Febbraio 1256
Persone:
rogante: Lamberto del fu Arrigo figlio di Migliorato, notaio (signum: 1)
testimone: Fatto a Lucca nell'Ospedale di S. Leonardo alla presenza di prete Giovanni
testimone: di Bonassai pistore del quondam Ventura
testimone: di Guido quondam Benvenuto
testimone: di Bonofato del fu Alcherolo e di Bellardo fabbro del quondam Domenico
Regesto:
Lamberto quondam Arrigo figlio di Migliorato notaio.
Ghiandone, infermo di corpo non di mente, considerando l'umana fragilità e temendo di morire fa il suo testamento. Per salvezza della sua anima lascia a Caleodaria sua serva quindici libbre di danari lucchesi, il letto di essa Caleolaria e tutti i suoi panni da dosso e da letto purchè siano della medesima. Vuole che essa riabbia le sue sostanze che il testatore tiene presso di se e sono un soppedaneo e una caggetta e questi debba intendersi senza il suo feudo che deve riaverlo de' beni di esso Ghiandone. Vuole e comanda che Cecco Tegrimi e Guido Orsichi eseguiscano questa sua ultima volontà, la quale debba valere come testamento o codicillo.
Fatto a Lucca nell'Ospedale di S. Leonardo alla presenza di prete Giovanni, di Bonassai pistore del quondam Ventura, di Guido quondam Benvenuto, di Bonifazio del fu Alcherolo e di Bellardo fabbro del q. Domenico testimone
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
Immagini: