Datazione (rilevata):
6 Marzo 1196
01. Atto
Datazione (rilevata):
6 Marzo 1196
Persone:
rogante: Bonagiunta giudice e notaio imperiale (signum: 1)
Regesto:
Bonagiunta Giudice e notaio Imperiale.
Sentenza dei consoli e treguani Bonagiunta giudice e Folese quondam Guicciardo in una lite vertente fra Bonaccorso quondam Rainaldo e Lucchese Avvocato dello Spedale di S. Leonardo di Treponzo. La lite era la seguente. Chiedeva Bonaccorso da Lucchese il masio di cui è parola nella cartula di Iacobo notaio e le terre appartenenti al medesimo state occupate dallo spedale.
Ciò si negava da Lucchese che chiedeva nell'interesse dello spedale soldi 100; diverse altre pretese venivano pure affacciate dall'una parte e dall'altra come resulta dal tenore di questa cartula.
Sopra di che dai detti giudici fu sentenziato che costando dalla confessione di ambo le parti che esso Bonaccorso tiene presentemente tutto il masio, sebbene al tempo della contestazione della lite l'ospedale ne ritenesse qualche parte, e perciò assolve l'ospedale stesso dalla domanda, salve le sue ragioni, se potrà convincere Bonaccorso che non deve ritenere più il masio per non avere pagato tutto l'affitto a seconda dei patti stipulati. Condannarono poi Bonaventura a pagare entro quattro mesi all'ospedale soldi 10 per castagne retente nei 10 anni trascorsi, soldi 4 per Biada retenta due anni, soldi 7 per uva raccolta al di la di quello che gli spetta, e soldi 4 per fieno ed erba, e soldi 3 per carbone. Fatto alla presenza di Paganello causidico, di Guicciardo avvocato di Sesto e di Tolomeo notaio e di Gualando.
Aggiornamenti:
1999-04-06, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
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