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18-08-XIV - DISPERSE (pergamena)

Datazione (rilevata): 18 Agosto 1301 - 18 Agosto 1400

Misure: 285 x 350 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 537

Note:
7-BIFOLIO

01. Atto

Datazione (rilevata): 18 Agosto 1301 - 18 Agosto 1400

Carattere: pubblico
Traditio: originale

Persone:
rogante: Leonardo "Rugeronis" Cancelliere pubblico del comune di Lucca (signum: 1)

Regesto:
Leonardo Rugeronis Lucani Communis publicus Cancellarius hec ab alio descripta publico et confirmo Coscione, nunzio del Comune lucchese, come sindaco costituito all'uopo dal suddetto Comune, promette a Custore Battoso, che riceve per sé, per i fratelli e per i soci della sua bottega, di pagare "in proxima ventura fera sancti Regoli" 1370 libbre, 14 soldi e 9 denari alla ragione di 38 soldi e 6 denari per ogni fiorino d'oro; ed inoltre 182 libbre e 7 soldi per quelle 834 libbre e 10 soldi imprestati al Comune dallo stesso Custore per Forteguerra Arrighetti, Aliotto della Rocca, d. Guglielmo Malaspina, d. Giovanni Oddi, Tore di d. Ubaldo, Iacopo Normannini, Nicolao del Pontadore; ad Adiuto quondam Guglielmo Roscimpeli, che riceve per sé e Paganuccio di Guidiccione, Giovanni Sexmondi, Lelio Volpelli suoi soci ed altri soci della loro Società detta dei Ricciardi, nella stessa fiera pagare 1200 libbre, 14 soldi e 3 denari di turonesi forti di Francia; allo stesso Adiuto, che riceve per sé, promette pagare nella suddetta fiera 1220 libbre, 13 soldi di buoni denari turonesi di Francia per quelle 4997 libbre e 14 soldi di denari lucchesi di piccola moneta imprestati dallo stesso al Comune di Lucca; allo stesso Adiuto promette pagare nella suddetta fiera 97 libbre, 14 soldi di buoni denari turonesi forti di Francia per quei 400 di piccola moneta che lo stesso Adiuto per Orlando Malaprese, Guicciardino di Giovanni, Iacopo Sexmondi, Coluccio Volpelli e d. Cione di Arco imprestò al Comune di Lucca; ai suddetti Custore e Adiuto, che ricevono anome di Ughetto Onesti, 122 libbre, 14 soldi e 8 denari di buoni denari turonesi di Francia per quelle 502 libbre, 10 soldi di denari lucchesi di picola moneta che lo stesso Ughetto prestò per il fratello germano ed i nepoti e per Nicolao Maconi, Bonagiunta Maconi, Salomone (vacat), Bonoste Bonansegna, d. Opizo Malaspina milite, d. Ghiddino Simonetti ed Iacopo Sexmondi. Tutte le quali somme di denaro il suddetto sindico a nome e per il Comune di Lucca "ad cautelam" anche di d. Giusto, monaco di Guamo e Camerario del Comune di Lucca, confessa avere avuto, rinunciando ad ogni eccezione etc. (manca il resto).
Segue acefalo e senza data, ma dello stesso notaio, il testo della convenzione tra il Comune di Lucca ed i suoi creditori per la restituzione delle somme imprestategli, specificando i proventi che saranno destinati ai pagatori.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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