Datazione (rilevata):
17 Aprile 1223
01. Atto
Datazione (rilevata):
17 Aprile 1223
Persone:
rogante: Gottefredo giudice e notaio dell'Aula Imperiale (signum: 1)
testimone: Fatto in Lucca presenti Uberto Gerarducci e Cacciaguerra quondam Ildebrandino Spoletini
testimone: Gottefredo figlio di Conetto Bonosti
testimone: e Conetto figlio di Talliapane
Regesto:
Gottefredo Giudice e notaio dell'aula Imperiale Gilio quondam frediaione Tederelli di S. Giustom dell'Arco vende a passavante quondam Guidotto passavanti e a bongiorno quondam Cacciarese e a Francesco quondam Errighetto e a Lutterio quondam Rodelosso e a Manso figlio di Saracino proventi come tutori, e curatori di Francesco figlio di Franco Franceschi due pezzi di terra nella villa di Carraia che già tenne Marco per l'annua rendit a di staia 14 di grano, 13 fra miglio e fave e una gallina, parimenti due altri pezzi di terra che ivi tenne Viviano Busci e rende annualmente 14 staia di grano 7 di fave e 6 di miglio e una gallina. Parimente gli vende un pezzo di terra in Parezzana nel luogo detto in Ferthaia e che tenne Cello di Parezzana rendendo tutti gli anni 4 staia fra grano e miglio. Similmente vende loro un pezzo di terra vignata e olivata in Pozuolo che tenne Moricone, le quali terre tutte ora teneva il sudetto pupillo a titolo di locazione perpetua per l'annua rendita di staia 24 grano, 26 di fave e 24 di miglio. Per la vendita che sopra detto Gilio riceve il prezzo di lire 165.
Inoltre Riccadonna moglie di detto Gilio col consenso di Saracino Bonoincontri suo padre acconsente alla vendita, rinunziando.
Fatto in Lucca presenti Uberto Gerarduccio e Cacciaguerra quondam Ildebrandino Spoletici, Gottefredo figlio di Conetto Bonosti, e Concetto figlio di Talliapane testimoni
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
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