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06-06-1257 - COMPAGNIA DELLA CROCE (pergamena)

Datazione (rilevata): 6 Giugno 1257

Misure: 185 x 765 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 171

01. Atto

Datazione (rilevata): 6 Giugno 1257

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: ?, nella casa del notaio rogante; Lucca, nel portico del borgo S. Frediano

Persone:
rogante: Nicolao di Bonello giudice e notaio dell'Imperatore Romano (signum: 1)
testimone: Fatto in casa del notaro
testimone: Giovanni Cavillia notaro e Piero quondam Grilli di Bacchiano
testimone: Fatto in Lucca nel portico del Borgo S. Frediano. Buonaccorso calzolario
testimone: Pasquale e Buonaccorso calzolaio
testimone: del Parlascio
testimone: quondam Aldobrandino

Regesto:
Nicolao Bonelli Giudice e notaio dell'Imperatore Romano.
Savino quondam Bellardite di San Macario dichiara a Riccomo quondam Giordani, e a Guillielmo biadaiolo quondam Pieri e Benincasa calzolaro q. Giovanni accattabovi e ministri de' poveri di Lucca d'esser tenitore di un pezzo di terra affittatogli in perpetuo dal quondam Bonaventura Chiavelli per l'annua rendita di 6 staia grano, 6 fave e 6 miglio, e promette loro di continuare a fare tale rendita.
Fatto in casa del notaio. testimoni Giovanni Cavillia notaio e Piero quondam Grilli di Bracchiano (?).
Segue un altro atto del 29 Dicembre dello stesso anno con la quale Ricciardo milite di Don Giuscardo Potestà di Lucca per suo uffizio e autorità concessagli dal Consiglio del Comune di Lucca e dal detto Potestà concede in soluto a Riccomo della vicina S.
Pietro Somaldi quondam Giordani e Benincasa calzolaio della contrada di S. Frediano quondam Giovanni acquistatori e amministratori delle limosine de' poveri della città di Lucca, borghi e sobborghi e distretto, stipulanti per loro e loro soci un pezzo di terra che il quondam Bonaventura Chiavelli lasciò per testamento ai detti poveri. Questa dazione in soluto fa il detto Don Ricciardo per lire 7 che Nicolao notaio figlio di Iacopo Pontadori per se e per Guglielmo Orlandi Belli collettori del dazio o dazi per il Comune di Lucca nella contrada di Lischia dichiara di avere ricevuto dai suddetti Riccomo e Benencasa; nella qual contrada Bonaventura Chiavelli era stimato e doveva dare le suddette lire 7 per dazio di 12 denari per libbra imposto nel tempo di detto Potestà.
Fatto in Lucca nel portico del Borgo S. Frediano. Testimoni Buonaccorso calzolario, Pasquale e Buonaccorso tutore del Parlascio quondam Aldobrandino.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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