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31-12-1242 - CERTOSA (pergamena)

Datazione (rilevata): 31 Dicembre 1242

Misure: 132 x 293 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 139

01. Atto

Datazione (rilevata): 31 Dicembre 1242

Carattere: pubblico
Traditio: originale
Topica: Pisa, nella casa di don Ugolino Lornia vicario

Persone:
rogante: Enrico del fu Bastameccio, notaio e giudice ordinario dell'Imperatore Ottone (signum: 1)
testimone: Davanti ad Orlando quondam Benencasa Cigoli di Via S. M.a pub. Camerario dei Militi pisani nel tempo della seconda dominazione di don Ugolino d'Ugone Rubei podestà di Pisa si presentò Filippo console del Comune ed uomini della Villa di S. Filippo delle Corti
testimone: e chiese da Benencasa quondam Bernardo delle Corti soldi sette che soleva pagare annualmente col Comune della suddetta Villa de "Data Quaratensis"; il che s'impugnava da detto Benencasa allegando d'essere cittadino di Pisa ed ivi abitante colla sua famiglia nella Parrocchia di S. Viviana
testimone: e che paga le "date" e "prestanze" come gli altri cittadini pisani. Al seguito di che il detto Camerario intesi anche i che confermavano l'asserto di Benencasa lo assolvette dalla domanda
testimone: Fatto in Pisa nella casa di don Ugolino Lornia vicario
testimone: presenti don Ugolino ed Enrico Passarino
testimone: Gerardo Gadati Capitano de' Militi
testimone: Ildebrandino notaio di Navacchio
testimone: e Gerardo figlio di Lanfranco Iorani,

Regesto:
Eunrico quondam Bastamecci notaio e Giudice Ordinario dell'Imp.
Ottone.
Orlando quondam Benencasa Cigoli di Via S. M. a pub. Camerario dei Militi pisani nel tempo della seconda dominaziaone di Don Ugolino d'Ugone Rubei podestà di Pisa si presentò Filippo console del Comune ed uomini della Villa di S. Filippo delle corti, e chiese da Benencasa quondam, Bernardo delle Corti soldi sette che soleva pagare annualmente col Comune della suddetta Villa de "Data quaratensis"; il che s'impugnava da detto Benencasa allegando d'essere cittadino di Pisa ed ivi abitante colla sua famiglia nella Parrocchia di S. Viviana, e che paga le "date" e "prestanze" come gli altri cittadini pisani. Al seguito di che il detto Cameraris intesi anche i testimoni che confermavano l'asserto di Benencasa lo assolvette dalla domanda.
Fatto in Pisa nella casa di Don Ugolino Lornia vicario, presenti Don Ugolino ed Enrico Passarino, Gerardo Gadati Capitano dé Militi, Ildebrandino notaio di Navacchio, e Gerardo figlio di Lanfranco Iorani testimone


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

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