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20-11-1297 - ARCHIVIO DI STATO - TARPEA (pergamena)

Datazione (rilevata): 20 Novembre 1297

Misure: 580 x 830 mm
Materiale: pergamena
Stato: piccole lacune
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 260

01. Atto

Datazione (rilevata): 20 Novembre 1297

Carattere: pubblico
Traditio: copia
Topica: Tedaldino Lazzari Gay notaro e custode per il Comune di Lucca dei libri della Camera del Comune, il tutto, da altri copiato dai detti libri, trasse fedelmente e sottoscrisse.Si contiene nel libro dei Consigli stanziamenti ecc. fatto e composto al tempo di Fiorino da Pontecarali podestà di Lucca e Carlo dom. Manentis di Spoleto Capitano del Popolo di Lucca nell'anno 1297 20 novembre.Paolo Ardoini Precettore Priore ed i socii Priori della Società delle Armi stando insieme nel Capitolo del monastero di S. Ponziano, di comune concordia e dopo diligente esame degli atti, aggiudicano al Comune di Lucca i monti, alpi di Stassema, Farnocchia, Castagnoli, e Ravinecchi, Valle Bona, Alsopiddiano, All'Argentaria Vecchia ed altri monti delle Alpi e luoghi della Provincia di Versillia, ed i monti di Antona della vicaria di Massa del Marchese ed altri monti di detta Vicaria, nei quali di consueto si cavano vene di ferro, argento e altri metalli, sotto la pena e bando di 1000 monete d'argento contro chiunque dalla pubblicazione del presente stanziamento, cavi o faccia cavare in detti luoghi."" nel suddetto Capitolo, Arrigo precone del comune di Lucca, e Cello nunzio dei Priori, Testimone.Il giorno ultimo di dicembre.Bonetto Morettini Precettore e i soci Priori della detta Società, presente e volente dominus Pietro di Tollentino Maggiore Sindico del Comune di Lucca, dichiarano che l'intenzione dei Priori circa il d. stanziamento è e fu sempre che rimangano però salvi ed integri i diritti che ciascuno possa avere sopra i predetti monti e cave.Si contiene nel libro degli stanziamenti etc. fatto e composto ai tempi di Gonzellino de Auzimo (Osimo) podestà di Lucca e Carlo domini Manentis di Spoleto Capitano del Popolo di Lucca nell'anno 1298.Titolo dei Consigli, Sentenze e pronunzie.XXIII febbraioFrancesco Arnaldi Priore e Precettore dei Priori della Società delle Armi di Lucca convenuti in numero di 16 nella camera di S. Giorgio, di comune concordia emetto Francesco Arnaldi, sentenziano che essendosi opposto al predetto stanziamento Gerio Castracani, siano nominati due o tre giudici sapienti e legali che col Maggior Sindico pronunziano il loro giudizio su tale questione.Coscio pubblico precone del Comune di Lucca nel Consiglio Generale e Maggiore del Comune, nel palazzo di S. Michele in Foro, bandì per parte del detto Maggiore Sindico, che chiunque conoscesse di avere il Comune di Lucca alcun diritto sui detti monti e cave lo facesse noto o denunziasse al detto Maggior Sindaco fino al terzo giorno.XXIV marzoDon Pietro domini Iacobi de Tollentino dott. di Legge e Maggior Sindico "Visa commissione" fatta dai priori delle "Arti" della quistione vertente fra il Comune e detto Gerio, elegge socio detti giudici Giovanni Carincionis come giudice e consultore della questione stessa.XXVI marzoGiano nunzio di detti Priori riferisce a Lamberto Giucchi notaro e Cancelliere dei priori della Società delle Armi di aver citato in persona, lo stesso giorno, per parte dei detti Priori Gislerio Sindico Minore del Comune di Lucca perchè nel giorno di giovedì 27 marzo comparisca in "Claustro" di S. Michele in foro per indire leggere e pronunziare l'infrascritto Consiglio.Segue il consiglio di detti giudici, col quale viene dichiarato che il detto Gerio ha diritto di cavare e far cavare la vena che è nel territorio di Antona, la vena tanto di argento quanto di ferro nel territorio di Stazzema.giovedì XX settembre 1298.Puccio Guidotti Priore e Precettore dei Priori delle società riunite in numero di 17 nel chiostro di S. Michele in Foro, sedente al banco pro tribunal,i pronunziano la sentenza conforme al detto Consiglio, la quale dichiarano volere inviolabilmente ed in perpetuo osservare."Data" e pronunziata detta sentenza e i predetti atti in d. l. presente detto Gerio per s‚ ed il fratello e presente ancora ser Francesco de "Auzimo" notaio Sindico minore del Comune di Lucca à "manca" à Ciattabera nunzio dei Priori quondam à e Gano nunzio dei Priori quondam à Testimone / Lucca, nel capitolo del monastero di S. Ponziano; Lucca, nella camera i S. Giorgio; Lucca, nel Palazzo di S. Michele in Foro; Lucca, nel chiostro di S. Michele in Foro

Persone:
esemplante: Tedaldino di Lazzaro "Gay", notaio e custode dei libri della camera del Comune di Lucca (signum: 1)

Regesto:
Udaldino Laszoni Gay notaio e custode per il Comune di Lucca dei libri della Camera del Comune, il tutto, da altri copiato dai detti libri, trasse fedelmente e sottoscritte.
Si contiene nel libro dei Tonsigli staziamenti ecc. fatto e composto al tempo di Fiorino da Pontecaroli Podestà di Lucca e Carlo Dom. Monentis di Spoleto Capitano del Popolo di Lucca nell'anno 1297 20 Novembre.
Paolo Ardogno Precettore Priore ed i socii Priori della Società delle Armi stando insieme nel Capitolo del Monistero di S.
Ponziano, di comune concordia e dopo diligente esame degli Atti, aggiudicano al Comune di Lucca i monti, alpi di Stassoma, Famocchia, Castagnoli, e Ravinecchi, Valle bona, Alsopiddiano, All'Argentario Vecchia ed altri monti delle Alpi e luoghi della Provincia di Versillia, ed i monti di Antonia della vicaria di Massa del Marchese ed altri monti di detta Vicaria, nei quali di consueto si cavano vene di ferro, argento e altri Metalli, sotto la pena e bando di 1000 monete d'argento contro chiunque dalla pubblicazione del presente stanziamento, cavi o faccia cavare in detti luoghi.
"Actum" nel suddetto Capitolo Arrigo Precone del comune di Lucca, e Cello Nunzio dei Priori, Testimoni.
Il giorno ultimo di Dicembre.
Bonetto Morettini Precettore e i soci Priori della detta Società, presente e volente Dominus Pietro di Tollentino Maggiore Sindico del Comune di Lucca, dichiarano che l'intenzione dei Priori circa il d. stanziamento è e fu sempre che rimangano però salvi ed integri i diritti che ciascuno possa avere sopra i predetti monti e cave.
Si contiene nel libro dei stanziamenti ect. fatto e composto ai tempi di Gonzellino de Anzimo (Osimo) Podestà di Lucca e Carlo Domino Manentis di Spoleto Capitano del Popolo di Lucca nell'anno 1298.
Titolo dei Consigli, Sentenze e pronunzie.
XXIII Febbraio Francesco Arnaldi Priore e Precettore dei Priori della Società delle Armi di Lucca convenuti in numero di 16 nella camera di S.
Giorgio, di comune concordia emetto FRancesco Arnaldi, sentenziano che essendosi opposto al predetto stanziamento Gerio Castracani, siano nominati due o tre giudici sapienti e legali che col Maggior Sindico pronunziano il loro giudizio su tale questione.
Coscio pubblico precone del Comune di Lucca nel Consiglio Generale e Maggiore del Comune, nel palazzo di S. Michele in Foro, bandi per parte del detto Maggiore Sindico, che chiunque conoscesse di avere il Comune di Lucca alcun diritto sui detti Monti e Cave lo facesse noto o danneggiasse al detto Maggior Sindaco fino al terzo giorno.
XXIV Marzo Don Pietro Domini Iacobi de Tollentino Dott. di Legge e Maggior Sindico "Visa commissione" fatta dai priori delle "Arti" della quistione vertente fra il Comune e detto Gerio, elegge socio detti Giudici Giovanni Carincionis come giudice e consultore della questione stessa.
XXVI Marzo Giano Nunzio di detti Priori riferisce a Lamberto Giucchi notaio e Cancelliere dei primi della Società delle Armi di aver citato in persona, lo stesso giorno, per parte dei detti Priori Gislerio Sindico Minore del Comune di Lucca perchè nel giorno di Giovedì 27 Marzo comparisca in "Claustro" di S. Michele in foro per indire leggere e pronunziare l'infrascritto Consiglio.
Segue il Consiglio di detti giudici, al quale viene dichiartato che il detto Gerio ha diritto di cavare e far cavare, la vena che è nel territorio di Antonia, la Vena tanto di Argento quanto di ferro nel territorio di Stassema.
Giovedì XX Settembre 1298.
Puccio Guidotti Priore e Precettore dei Priori della della società riunite in numero di 17 nel chiostro di S. Michele in Foro sedente al banco pro tribunali pronunziano la sentenza conforme al detto Consiglio, la quale dichiarano volere inviolabilmente ed in perpetuo osservare.
"Data" e pronunziata detta sentenza e i predetti atti in d. l.
presente detto Gerio per se il fratello e presente sincera S.
Francesco de "Auzimo" notaio Sindico minore del Comune di Lucca . . . "manca" . . . Ciattabera Nunzio dei Priori quondam . . . e Gano Nunzio dei Priori quondam . . . Testimoni.


Aggiornamenti:
2000-04-04, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

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