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27-06-1199 - ARCHIVIO DI STATO - TARPEA (pergamena)

Datazione (rilevata): 27 Giugno 1199

Misure: 430 x 630 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 631

Note:
76-exemplum eseguito il 21-11-1491dal notaio Lorenzo di Vincenzo Spada da Lucca

01. Atto

Datazione (rilevata): 27 Giugno 1199

Carattere: pubblico
Traditio: copia
Topica: Montecalvoli, l. d. alla Croce

Persone:
rogante: Accorso
esemplante: Lorenzo di Vincenzo Spada da Lucca (signum: 2)
traente: (signum: 3)

Regesto:
Lorenzo di Vincenzo Spada da Lucca trasse copia di un atto rogato in forma di breve dal notaio Accorso sooto le date 27 giugno e 31 ottobre 1199.
Carbone e Martino consoli della pieve a Rigoli e Bonifacio console di Quosa da una parte e Martino console della cappella di S. Maria Lei iudicis,Tignoso console della pieve di Massa Pisana,Bonfiglio console della cappella di S. Pietro di Meati,Cerma console della cappella di S. Cristoforo di Vaccoli,Ubertello console della cappella di S. Salvatore di Vaccoli,Berdoncello console della cappella di S. Giovanni di Silseto,Gregorio console della cappella di S. Ambrogio,Corso console della cappella di S. Bartolomeo di Gello,Viviano console della cappella di S. Michele di Silseto,Bifolco e Vitale consoli della pieve di Vicopelago,Giovanni console della cappella di S. Stefano di Pozzuolo,Lamberto e Guiccione consoli della cappella di S. Andrea di Gattaiola dall0'altra parte allo scopo di definire una lite vertente fra i detti comuni eleggono arbitri Bernardo e Bicchiudone da Rigoli,Pericciolo di Quosa,Bonagiunta q. Bordone di Massa,Bordone di Poggio e Benivieni di pozzuolo e per il caso che i detti arbitri non si accordino designano come giudici superiori l'abate di S. Rossore e il priore di S. Pantaleone.
Questa designazione di arbitri avviene il 27 giugno 1199 in loco ubi dicitur ad crucem de Montecalvori alla presenza dei treguani della citta' di Pis Guglielmo quondam Guglielmetto e lodovico e prete gerardo di castel Passerino.
Il 31 ottobre 1199 i detti arbitri si riuniscono per definire la lite di cui sopra e stabiliscono che tutto il territorio dalla valle che viene da Cerasomma e cosi' per setam va fino alla valle di Pinello e fino alla croce di Montecalvoli e fino alla pietra di carobbio e passa per la valle del fonte di Rimagno fino alla detta valle di cerasomma rimanga pro aldio e guaringuango e sia di comune godimento degli uomini di Quosa,Rigoli,Pugnano,Lugnano,Patrignano,Pappiano e Val di Serchio e degli uomini delle pievi di Vicopelago,di Flesso e Cerasomma ed anche in godimento degli uomini del distretto di Pisa e di Lucca.
I consoli delle comunita' interessate giurano di accettare e ritenere valido il detto lodo arbitrale.
Fatto alla croce di Montecalvoli alla presenza di prete Castagno di Quosa,prete Moro di S. Michele diSilseto,Villano diacono,Leonardo quondam Bernarduccio,Bonfiglio quondam Leolo,Martino di Arrighetto,Morettino quondam Tignoso.
La copia era autenticata dai notai Enrico,Glando,Lucchese,Erectinanno,Arpinello e Baldovino.
La copia presenta le sottoscrizioni dei notai lorenzo Spada,Giovanni quondam Andrea di Marlia,Lorenzo di Battista del Poggio,Geronimo di Tommaso Anselmino.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa

Immagini:
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