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Diplomatico



05-03-1247 - ARCHIVIO DEI NOTARI (pergamena)

Datazione (rilevata): 5 Marzo 1247

Misure: 490 x 660 mm
Materiale: pergamena
Stato: mutila
Stato di conservazione: discreto
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 149

01. Atto

Datazione (rilevata): 5 Marzo 1247

Carattere: pubblico
Traditio: copia
Topica: Luce sotto il portico della curia degli Avvocati / Lucca, sotto il portico della curia degli Avvocati

Persone:
rogante: Orlando di Leone
esemplante: Tommaso di Orlando di Leone, notaio (signum: 2)
testimone: Esami di riguardanti la validità e revocabilità di una donazione di beni fatta da Rocchisciano già potestà di Pariana. Rilevasi dai dd. esami
testimone: che il detto Rocchisciano all'epoca della donazione non aveva figli maschi ma due figliuole femmine
testimone: una moglie di Truffa di Montemagno
testimone: e l'altra di Paganello Lucterii
testimone: e che trovandosi infermo e volendo beneficare i figli del detto Paganello
testimone: disse al notaio Iacopo di rogare un atto col quale egli assegnava irrevocabilmente un suo podere di Anchiano ai figli di detto Paganello. Il detto Notaro gli fece osservare che non sarebbe stato così ben fatto
testimone: poich‚ il detto podere sarebbe venuto poi in collazione e quindi in compensazione con quanto sarebbe pervenuto alla moglie del detto Truffa
testimone: e che male avrebbe essa veduta tal cosa; consigliò quindi al detto Rocchisciano di lasciare il detto podere ad Orlandino Minori di Porcari
testimone: che era lì presente
testimone: con l'obbligo di restituirlo poi ai detto figli di Paganello. Fu così fatto
testimone: e quindi lo stesso notaro redasse altra scrittura con la quale il detto Orlandino si obbligava alla morte di detto Rocchisciano di restituire e cedere detto podere a Paganello
testimone: che lo riceverebbe per i suoi figliuoli. Sembra poi che tali esami siano stati fatti allo scopo di revocare la detto donazione
testimone: e difatti il Testimoneo Ricco nel suo esame dopo aver dato notizia su tal donazione
testimone: e sull'infermità del detto Rocchisciano
testimone: soggiunse che Rocchisciano si liberò poi da detto infermità
testimone: gli morì la moglie
testimone: e presane un'altra
testimone: da questa ebbe figliuoli e il detto Ricco soggiunse di aver detto allora a più persone parlando della detta donazione
testimone: "è uscito un buon morisello dalla bocca di Paganello"

Regesto:
Tomaso Orlandi Leonis notaio trasse dalla pubblica scrittura di Orlando notaio suo padre.
Esaminazioni di testimoni riguardanti la validità e revocabilità di una donazione di beni fatta da Rocchisciano già Potestà di Pariana . Rilevasi dalle d. esaminazioni, che il d. Rocchisciano all'epoca della donazione non aveva figli maschi ma due figliuole femmine, una moglie di Truffa di Montemagno, e l'altra di Paganello Lucterii, e che trovandosi infermo e volendo beneficare i figli del d. Paganello, disse al notaio Iacopo di rogare un atto col quale egli assegnava irrevocabilemente un suo podere di Anchiano ai figli di d. Paganello. Il d. notaio gli fece osservare che non sarebbe stato così ben fatto, poichè il d. podere sarebbe venuto poi in collazione e quindi in compensazione con quanto sarebbe pervenuto alla moglie del d. Truffa, e che male avrebbe essa veduta tal cosa, consigliò quindi al d. Rocchisciano di lasciare il d. podere ad Orlandino Minori di Porcari, che era lì presente, con l'obbligo di restituirlo poi ai d. figli di Paganello. Fu così fatto, e quindi lo stesso notaio redasse altra scrittura con la quale il d. Orlandino si obbligava alla morte di d. Rocchisciano di restituire e cedere d. podere a Paganello, che lo riceverebbe per i suoi figliuoli. Sembra poi che tali esaminazioni siano state fatte allo scopo di revocare la d. donazione, e difatti il testimonio Ricco nel suo esame dopo aver dato notizia su tal donazione, e sull'infermità del d. Rocchisciano, soggiunse che Rocchisciano si liberò, poi la d. infermità, gli morì la moglie, e presane un'altra, da questa ebbe figliuoli e il d. Ricco soggiunse di aver detto allora a più persone parlando della detta donazione, è uscito un buon morisello dalla bocca di Paganello.
Dette esaminazioni sono poi lette, uno di essi esaminati presente poer tutti, e presenti Guidone Matricane, Ferrante figlio di Bonaventura, e Bartolomeo Migliori, per mandato di domino Raniero e per consiglio di Ormannoro giudice de Antelminellium. Actum Luce sotto il portico della curia degli Avvocati.
Questa pergamena è in parte guasta.


Aggiornamenti:
2000-04-03, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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