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20-10-1226 - ARCHIVIO DEI NOTARI (pergamena)

Datazione (rilevata): 20 Ottobre 1226

Misure: 280 x 548 mm
Materiale: pergamena
Stato: medie lacune
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 109

01. Atto

Datazione (rilevata): 20 Ottobre 1226

Carattere: pubblico
Traditio: originale
Topica: Luce a lato della chiesa di S.Martino / Lucca, a lato della chiesa di S. Martino

Persone:
rogante: Ciabatto notaio (signum: 1)
testimone: Marzucco dice che Stampese suo padre sposò donna Salla in Cicilia in una terra chiamata Licata
testimone: bene ed onorificamente innanzi alla chiesa
testimone: come in detta terra è costume
testimone: che fece quindi grandi nozze e massima allegria
testimone: e da tali nozze ebbe sei figli tra maschi e femmine fra i quali ve ne fu uno detto Marzucco. Seguono nella pergamena le altre eccezioni
testimone: risposte e le nuove ali di questa lite. Quale lite diligentemente esaminata e discussa e sentito pure il parere degli uomini sapienti
testimone: Ildebrandino Malagallie
testimone: giudice delegato in questa causa da Oddo per grazia di Dio potestà di Lucca
testimone: condanna il detto Ghisello a fare da oggi a quindici giorni il giuramento concordato della torre
testimone: e assolve il detto Ghisello dalle altre cose domandategli
testimone: salvo però al detto Marzucco di porre un ponte nella soprascritta torre
testimone: secondo i patti e condizioni contenute negli strumenti dei notari Enrigo e Soffredo
testimone: e se le parti ciò non osservano impone di suo ufficio la pena del doppio
testimone: Ubaldo Simonensis e Tediccio Luccinghi .. notaio,

Regesto:
Ciabatto notaio La lite vertente fra Marzucco quondam Stampesci, per delegazione del Potestà da una parte, e Ghisello quondam Petri Calvoli dall'altra era che il d. Marcuccio chiedeva dal d. Ghisello che non edificasse sulla via pubblica davanti all'entrata della torre, comune fra di loro e altri consorte qual torre è vicina alla chiesa di S. salvatore, e se avesse alzato, ciò doveva tenersi come posto dopo la proibizione fattane da Guglielmino e dopo la causa principiata tra il d. Guglielmino e Ghisello. Chiedeva poi il d. Marzucco di poter fare un ponte sulla detta via pubblica davanti all'ingresso di d. torre. Chiedeva ancora l'osservanza dei patti contenuti nelle cartule di Enrigo e Soffredo Notari, circa l'abitare nella torre in tempo di guerra, e che il d. Ghisello prestasse il giuramento dai consortali della torre come è prescritto dallo statuto della città di Lucca e come è uso.
Ghisello nega e fa eccezione, fra le quali quella di non ritenere fino a legittima prova che Marzucco sia figlio di Stampese.
Marzucco dice che Stampese suo padre sposò Donna Salla in Cicilia in una terra chiamata Licata, bene ed onorificamente innanzi alla chiesa, come in detta terra è costume, che fece quindi grandi nozze e massima allegria, e da tali nozze ebbe sei figli tra maschi e femmine fra i quali ve ne fu uno detto Stampese. Seguono nella pergamena le altre eccezioni risposte e le nuove testimoniali di questa lite. Quale lite diligentemente esaminata e discussa e sentito pure il parere degli uomini sapienti, Ildebrandino Malagallie, Giudice delegato in questa causa da Oddo per grazia di Dio Potestà di Lucca, condanna il d. Ghisello a fare da oggi a quindici giorni il giuramento concordato della torre, e assolve il d. Ghisello dalle latre cose comandategli, salvo però al d. Marzucco di porre un ponte nella soprascritta torre, secondo i patti e condizioni contenute nei strumenti dei notari Enrigo e Soffredo, e se le parti ciò non osservano impone di suo ufficio la pena del doppio.
Actum Luce a lato della chiesa di S. Martino Ubaldo Simonensis e Tediccio Luccinghi . . notaio (Questa pergamena è in parte guasta).


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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