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Diplomatico



22-11-1218 - ARCHIVIO DEI NOTARI (pergamena)

Datazione (rilevata): 22 Novembre 1218

Misure: 310 x 565 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 94

01. Atto

Datazione (rilevata): 22 Novembre 1218

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Lunata, nella chiesa

Persone:
rogante: Glandolfino giudice e notaio di Enrico Re dei Romani (signum: 1)
testimone: Guidone plebano della Pieve di Sesto di Moriano
testimone: il prete Stefano di S.Giusto di Porcari
testimone: il prete Amico di S.Michele di Verciano di Uberto Mangialmacco quondam Uberto
testimone: Bonfigliolo Caracoda quondam Martino Porticario

Regesto:
Glandolfino Giudice e notaio di Enrigo Re de'Rom.
Prete Altimerio rettore dello spedale e chiesa di S. Matteo e Peregrino di Lunata dichiara che prete Adiuto cappellano della chiesa di S. Pietro di Vico e prete Bonensegna Plebano di Lammari e prete Riccardo cappellano della chiesa di S. Concordio e prete Rolando plebano di Lunata priori dei conventi del piano e monte della diocesi di Lucca lo elessero in Rettore ed esso prestò obbedienza, e che da loro riceve le chiavi dello spedale, e che ne sono padroni e come tali ne devono avere gli onori, e nominatamente che la elezione, conferma, istituzione dei rettori di detto spedale e chiesa la propizione della sede, la consegan delle chiavi la potestà di rimuovere i rettori, i chierici, i conversi e converse spetta pertanto ad essi priori come pure di riceverli. Che i Rettori non possano vendere nè obbligare nè alienare nè pignorare possessi, tesoro e libri e ornamenti o stoviglie o masserizie e contrarre debiti senza il consenso dei priori. Dichiarava inoltre che il detto spedale una volta nella quaresima maggiore e un altra in quella di S. Martino deve dare agli stessi conventi se converrano in detto luogo per fare le refezioni la cucina, il sale, le legna il vino e l'olio. Dichiara finalmente che i priori di detti conventi debbeno porre e tenere nel peregrinario del suddettos spedale il custode per il bene del medesimo a loro volontà, che non potrà esser tolto dai Rettori.
Le quali cose il sudd. prete Altimerio Promette di mantenere e osservare.
Fatto nella chiesa di Lunata alla presenza di Prete Guidone Plebano della Pieve di Sesto di Moriano, il prete Stefano di S. Giusto di Porcari, il prete Amicodi di S. Michele di Verciano di Uberto Mangialmacco quondam Uberto, e di Bonfigliolo Cavacoda quondam Martino Porticario testimone


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

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