Datazione (rilevata):
6 Aprile 1297
01. Atto
Datazione (rilevata):
6 Aprile 1297
Persone:
rogante: Panno figlio di Guido, notaio di Siena e ora ufficiale della Curia degli Appelli del Comune di Lucca (signum: 1)
esemplante: Nicolao giudice e notaio dell'Aula Imperiale, figlio di Leo Sesmondi di Lucca (signum: 2)
testimone: Jacobo Vannelli notaro e Morettino Bernarducci notaio
testimone: Berto Rinaldi
testimone: e Domenico nunzio di detta Curia delle Appellazioni
testimone: Acta Luce nella casa dei figliuoli Incalocchiati
testimone: Gilio Castracanis notaio
testimone: prete Manfredo rettore della chiesa di S.Filippo
Regesto:
Nicolao Giudice e notaio dell'Aula Imperiale, figlio Lei Setmondi di Lucca copiò dai soprascritti libri.
Questa pergamena si riferisce alla lite vertente fra Jacopo Corvattini come Sindico dell'Ospedale di S. Jacobo di Altopasso, e Bonaventura Lucchese di Borghicciolo il quale fu di Capannore.
Chiede il detto Jacopo che sia restituito dal detto Bonaventura a detta Mansione un campo nei confini di Lunata luogo detto a Casalino, per cessazione di pagamento oltre il triennio della consueta rendita. Tali Atti sono estratti dal libro delle cause Maggiori della Curia dei Treguani fatto e composto nell'anno 1296 al tempo di Brodario da Sassoferrato Potestà del Comune di Lucca, ed esistenti Consoli di detta Curia, Giovanni Macacciori Giudice, Nicolao Passamontis, e Vanne Staderis, Notari, Albertino Scandaleonis, Trasmondino Upethino e esistente in detta Curia Vicario per i Chierici domino Bartolomeo Priore della Chiesa di S. Pietro Maggiore, e dal libro delle cause Maggiori. Additorum e sentenze di detta Curia fatto e composto al tempo di domino Fiorino da Pontecarrato Potestà di Lucca. Detti atti hanno fine con una sentenza del 7 Aprile 1297 con la quale Jacobo da Castiglio de Garfagnana Giudice costituito Vicario di Paganello Vescovo di Lucca, Maurino Compari, e Frammuccio Duodi, Consoli della Curia de Treguani, sedendo a banco pro tribunali nella casa dei Figliuoli Incalocchiati e sentito il consiglio di Duodo de Flaminiii giudice, condannano il detto Bonaventura a restituire detta terra a detta mansione, e nelle spese.
Fu lata e pronunziata detta sentenza in detto luogo.
Jacobo Vannelli notaio e Morettino Bernarducci notaio Testim.
27 Maggio 1297 Panno figlio di Guido notaio di Siena e Ora Officiale della Curia degli Appelli del Comune di Lucca.
Il detto Bonaventura si appella di detta sentenza come ingiusta, e Cione di S. Gimignano Giudice delle appellazioni e del Comune di Lucca, sentite le parti e a forma del Consiglio di Nicolao Tegrimi giudice, ritiene ben pronunziata detta sentenza e condanna il detto Bonaventura in soldi 15 da darsi per le spesa a detto Jacobo per detto Ospedale.
Fu pronunziata detta sentenza per il detto Cione sedente pro tribunali nella casa di domino Donato da Villanova nella quale il detto Giudice dimora per rendere il diritto.
Berto Rinaldi, e Domenico nunzio di detta Curia delle Appellazioni Testim.
2 Agosto 1297.
Nicolao Sexmondi di Lucca notaio trasse dal libro delle tenute di Nicolao Sciacte Alcherii notaio di detta Curia con sua licenza.
I detti Consoli della Curia dei Treguani ordinano a Martino Nunzio di detta Curia d'immettere il detto Jacobo nel corporale possesso di detta terra.
Acta luce nella casa dei figliuoli Incalocchiati Gilio Castracanis notaio prete Manfredo Rettore della Chiesa di S. Filippo. Testim.
Dopo ciò lo stesso giorno il detto Martino Nunzio riferisce di aver dato esecuzione al detto ordine.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
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