Datazione (rilevata):
5 Maggio 1185
01. Atto
Datazione (rilevata):
5 Maggio 1185
Persone:
rogante: Guido (signum: 1)
testimone: Rolando prete e Piovano di Marlia
testimone: Tignoso quondam Rolandi
testimone: Rodolfo quondam Albinetti
testimone: Bono Accolto quondam Sabbatini
testimone: Milotto figlio Andree
Regesto:
Guido notaio per mandato di Damiano Primicerio e di maestro Ermanno.
Era lite fra il Rettore dello spedale di Rosaria e l'Abate di Cintoria per conto dello spedale e chiesa del Ponte di Era; ed essendo commessa la definizione della lite in Damiano Primicerio e in Mestro Ermanno Can. del Beato Martino Lucchese per delegazione fatta da Papa Lucio col consenso del Vescovo di Pistoia e dei sui canonici, e col consenso dei monaci di Cintoria e dei nobili uomini di casa Opittinga, e Cadulinga.
Il tenore della qual lite era il seguente Giovanni dello spedale di Rosaria chiedeva a Matteo Abate di Cintoria che non lo molestasse nell'ordinazione dello spedale di Ponte di Era e gli permettesse di possedere detto spedale con tutti i suoi beni, d'arbitrio e di volontà sua, come avevano fatto i suoi antcessori. L'Abate invece rispondeva che detto spedale e Chiesa, con tutte le sue pertinenze, apparteneva alla chiesa suaa, e che tutto doveva esservi fatto col suo consiglio e non altrimenti.
Per lo che noi Damiano ed Ermanno sud. visto lo strumento fatto per mano di Opizzone notaio nel quale si contiene che i Consoli coi Consiglieri della casa Opittinga e Cadulinga, per loro e per tutti gli altri Opittinghi e Cadulinghi dettero irrevocabilmente frai vivi all'Abate Filippo ed al Monastero di Cintoria ogni padronato dominio e podestà che avevano nello spedale di Ponte di Era, e nella chiesa di S. Martino di d. Ponte. Veduta e udita la concordia che volevano fare loro le parti, e vista la confessione del diritto che aveva lo spedale di Rosaria nello stesso luogo cosi deffinirono ed arbitrarono. Che per buona pace e per onore e per amore, Gocero elegga Rettore dello spedale di Ponte di Era esso Giovanni Rettore di Rosaria e che esso faccia atto di obbedienza a detto Gocero. In seguito poi, vocando lo spedale di Pontedere Matteo Abbate di Cintoria e i suoi successori, per ragione di patronato vi elegga il Rettore uno dello spedale di Rosaria se vi sarà idoneo; se no lo elegga estraneo; e chieda che sia istituito dal Rettore dello spedale di Rosaria, e questi sia tenuto di venire a metterlo nel luogo a meno che possa ricusarlo per vizio di persona etc. etc.
Dato e recitato nel Chiostro di S. Martino di Lucca presenti Rolando prete e Piovano di Marlia, Tignoso quondam Rolandi, Rodolfo quondam Albinetti, Bono Accolto quondam Sabbatini, Milotto figlio Andree Testim.
* Damiano Primicerio.
* Maestro Armanno.
P. S. di mano antichissima si legge di dietro.
"Lo spedale del ponte a Hera e lo lo Abate di Cintosa sono padroni a elegere lo spedalingo ciascheduno la sua volta in perpetuu e i beni sono de' poveri".
Aggiornamenti:
1999-04-06, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
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